Il metronomo, recensione e due consigli per migliorare il tempo col didgeridoo

Con molto piacere ospito una breve recensione di un’app, un metronomo evoluto, per qualunque musicista, ma in particolare qui consigliato per i suonatori di didgeridoo.

Non conoscevo app simili essendo rimasto all’uso del metronomo classico, sia quello meccanico, che ancora apprezzo, o quello elettronico che già possedeva alcune semplici funzioni… ma anche un suono agghiacchiante per me.

Il didgeridoo è uno strumento ritmico e, se da un lato questa frase suona banale e scontata, non si può dire altrettanto che lo sia per chi si avvicina a questo strumento, il cui senso del ritmo è invece da curare con attenzione. Mi spiego anche meglio: è possibile che si sia sviluppato un senso del ritmo ed un metronomo interno assai preciso se messo in pratica con altri strumenti, o anche col didgeridoo su ritmi più semplici.

Ma nel momento in cui si studia qualcosa di nuovo, con suoni più difficili da realizzare o divisioni ritmiche più complesse o articolate, può essere che si cerchi di privilegiare la pulizia del suono, o l’intonazione, a scapito di una precisione nel tempo. E’ assai comune.

Molti musicisti di strumenti melodici ad esempio, all’arrivo di una frase più complicata tendono addirittura ad accelerare inconsapevolmente per l’ansia e l’eccessivo focus su un solo aspetto tecnico.

Per questo motivo sono lieto di aver ricevuto questa utilissima recensione, Grazie a Massimiliano

Andrea Ferroni

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Recensione della app Pro Metronome by Eum lab.

Questa recensione non vuole andare ad esplorare tutte le funzionalità del fantastico e
versatile Pro Metronome,ma vuole fornire una guida su come la uso nella mia routine di
allenamento con il didgeridoo.

Il metronomo si presenta con la schermata principale con una rotella per selezionare i
BPM (battiti al minuto), un tasto Tap per battere il tempo manualmente e farlo rilevare in
automatico al metronomo, dei blocchi dove possiamo scegliere gli accenti o farli tutti
uguali, tasto di suddivisone note in battuta (quarti, ottavi, terzine etc. ), tasto battute
(4/4 3/4 5/4 etc )
Tra i suoni che si possono selezionare uso molto il woodblock e le claves, che con un poco di
immaginazione ricordano le bilma (i legnetti tradizionalmente suonati dagli aborigeni d’Australia ndr).
Passando alla pratica nella sezione libreria (icona in basso con la nota) possiamo creare i
nostri appunti musicali inserendo le battiti al minuto (BPM) con i quali vogliamo allenarci ed
un promemoria scritto della frase su cui ci stiamo allenando.

A questo punto siamo pronti per schiacciare sull’esercizio e cominciare, o ancora meglio,
possiamo prima impostare un timer di stop automatico premendo sull’icona con il simbolo del timer.
Una volta terminati gli esercizi in maniera standard, Pro Metronome ci offre la possibilità di
superare le nostre abilità e sviluppare il senso del tempo interno con la modalità Rythm
Trainer.
Possiamo scegliere se mutare alcune battute in random percentuale o scegliere un numero
fisso di battute che non suoneranno il click.
In questo modo possiamo allenarci a tenere il tempo interno.

Già queste funzioni sono per me eccellenti, considerato che la app con le funzionalità
complete costa solo 3,99€ per iOS (disponibile anche Android).
Di notevole importanza la funzionalità Stage Mode, che in concerto o a casa ci permette di
ricordare i vari BPM delle nostre canzoni memorizzate nella playlist,suonando solo alcune
battute iniziali quando sfioriamo con le dita la scaletta .
Buona pratica a tutti spero questo mio setup possa esservi utile nello studio del nostro amato
didgeridoo .
Massimiliano

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