TROVARE IL PROPRIO RITMO

Ciao Andrea, eccomi qua come ti avevo anticipato ti scrivo perchè vorrei chiederti consiglio e avere qualche suggerimento per chiarire i miei dubbi… innanzitutto ti voglio ringraziare per la disponibilità che hai avuto nel rispondere sempre alle mie domande, inoltre anche per la lezione fatta qualche settimana fa perchè è stata più che una lezione sul come suonare il didjeridoo,

ho scoperto tante cose che non sapevo, sulla musica in generale e anche su di me…. sono rimasta davvero colpita, tant’è che ci penso ancora, dall’esperimento che ci hai fatto sentire riguardo alla musica che “emaniamo” nel nostro essere quotidiano. Quando ci hai fatto ascoltare il racconto della ragazza scontenta del suo lavoro, abbinato alla musica, e poi il suo racconto riguardo ai sogni che ha, e li il sottofondo musicale è cambiato era più allegro vivace vivo, ho capito che davvero anche noi siamo come delle note musicali che esprimono la nostra melodia…. Wow, per me è stata una scoperta fantastica…!!! [Francesca si riferisce al progetto TESTIMONIANZE, un progetto musicale basato su tesimonianze reali, raccolte e musicate, disponibili gratis, QUI ndr]

Bene, in questo momento anche le mie note hanno una frequenza molto monotona, rallentata e noiosa, come ti ho già accennato anche io vivo una situazione lavorativa piuttosto stressante e che mi rende molto insoddisfatta, e sempre alla ricerca di qualcosa che mi dia la possibilità di cambiare questa realtà. è brutto da dire perchè al giorno d’oggi avere un lavoro è una fortuna, ma io non sono fatta per stare chiusa in un ufficio 8 ore al giorno, aspettando sempre che arrivi il venerdì o le feste natalizie e le ferie per poter stare a casa, e così mi sento sempre fuori posto e fuori luogo.

Così è arrivato anche il didjeridoo, scoperto per caso ascoltando proprio un tuo accompagnamento ad una canzone in un cd di un nostro amico comune (Paolo Borghi), li sono rimasta molto colpita dal quel suono mai sentito prima, ma in quel momento l’interesse non è andato molto oltre… è stato ad una fiera poi che sentendo in lontananza quel suono l’ho riconosciuto e ho fatto una corsa per andare davanti a quel musicista per poterlo sentire finalmente dal vivo, e non so come ma quelle note hanno fatto scattare in me un qualcosa, ero rapita da quelle vibrazioni!

Così sempre pensando di cercare qualcosa che mi potesse dare soddisfazione ho voluto iniziare a suonare anche io il didj…..  Ora sono solamente due mesi più o meno che suono, o meglio che provo a suonare e avendo appreso oramai le basi sto cercando “di più”! So perfettamente che due mesi non sono niente nel voler imparare a suonare  uno strumento, ma ora è come se mi sentissi un pò ad un punto fermo…. mi sono quasi fissata a voler trovare un mio ritmo, ma vedo che ancora non riesco, così mi sembra di suonare sempre nello stesso modo senza fare qualche piccolo passo avanti. Premetto che caratterialmente sono una un pò da “tutto e subito” e quindi ho molta smania sopratutto quando faccio qualcosa che mi piace e mi carica molto come suonare il didjeridoo, però capisco che forse questo mio lato a volte mi può portare anche  un certo senso di sconforto nel non ottenere quello che vorrei , così come riuscire a trovare un mio ritmo o meglio una mia espressione personale nel suonare.

Spesso guardo molti video su you tube per cercare degli spunti, e quando trovo qualcosa che mi piace cerco di copiare,  a volte riuscendo abbastanza bene, altre meno, però mi accorgo che alla fine quel modo di suonare non mi appartiene, è solo un copiare, e così cerco di provare da sola a comporre qualche melodia, senza ottenere però qualche risultato che mi soddisfi. Così ti chiedo un consiglio su come meglio fare per “sbloccare” questa situazione, il didjeridoo mi piace moltissimo e non voglio smettere per la fretta o mancanza di autostima, così come mi è capitato con altre cose……

Scusami per questa lunghissima mail e per averti raccontato anche di questo mio momento un pò “così”….

Ti allego due link per farti sentire una melodia ed un modo di suonare che a me piacciono molto (anche se ci sono altre musiche a me è proprio il suono del didj dei video che mi piace molto) e ti inoltrerò anche una mail con due mie registrazioni in cui suono.

Francesca

 

Ciao Francesca, provo a risponderti come possibile. Per alcuni temi non ho risposte ma solo alcune opinioni, ognuno è un mondo a sé… e, sperando di essere un buon insegnante, non vorrei dare risposte da “guida spirituale”.  😀

Il progetto fatto sulle Testimonianze musicate, è stato un progetto in cui, saltuariamente, ho potuto fermarmi a ragionare sulle parole di altre persone. Può sembrare scontato dire che io abbia imparato qualcosa… ma tant’è.

Mi sono fermato a capire se i miei interlocutori avessero realmente qualcosa da dire, nel bene o nel male. Ed ho scattato una fotografia sonora.

Riguardo al lavoro, purtroppo non posso esserti di aiuto se non augurarti che tutto prosegua per il meglio. Amo il mio lavoro in ufficio, ma allo stesso tempo sono convinto che in futuro lavorare 8 ore al giorno sarà visto come un “crimine contro l’umanità”. Tanto è bello il Mondo, tanto abbiamo fatto per essere vivi e liberi, tanto ci riduciamo in cubi di cemento armato ad altissimo impatto ambientale progettando soluzioni fantastiche che utilizzeremo… forse.

Dato che ti sei dilungata tu per prima, mi sono preso questa libertà anch’io. 😀

Sui ritmi: non esiste “il mio ritmo”. Esistono i ritmi. Per farti capire ciò che probabilmente affronterai, un nuovo ritmo è come un bel brano musicale appena uscito. Magari lo suonerai per ore e ore, per mesi, continuamente, alternandolo ad altre esperienze. Ma siccome ogni bella esperienza reiterata all’infinito diventa noiosa, mentre noi abbiamo necessità di crescita, dopo poco lascerà spazio ad altre musiche. Ciò non vuol dire che un ritmo imparato anni prima venga dimenticato per sempre. Ancora oggi si suonano capolavori del passato per radio… ma allo stesso tempo, sarà assai difficile che si rimanga imperterriti a suonare per decenni il medesimo ritmo … un po’ come “Anima Mia” per “I Cugini di Campagna”. Altrimenti, credo, ci sia una parte insana nel nostro modo di crescere.

In sintesi: suona e divertiti. Non ti preoccupare di ottenere risultati enormi subito. O almeno scegli piccoli e numerosi piccoli obiettivi. Anch’io vorrei “La Pace nel Mondo”, subito! ma mi accontento di fare piccole cose per vivere meglio io, e chi mi circonda. Pian piano alzo l’asticella… 😀

Scherzi a parte. Quando ho iniziato non avrei mai potuto immaginare quanta strada ho fatto. Oggi ritengo di aver fatto ben più dello sperato. Ho solo fatto un passo alla volta, a volte due… ma soprattutto non mi sono mai fermato.

Fra qualche anno, guardandoti indietro, potrai vedere cosa hai ottenuto.

Ora segui cosa ti sembra più naturale e nelle tue corde. Crescerai più in fretta in quella direzione. Ma per il futuro, non dimenticare di studiare anche aspetti più distanti dal tuo essere.

In bocca al lupo e a presto di persona.

Andrea Ferroni www.andreaferroni.it

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