“Windproject DIDGERIDOO” è solo OMAGGIO.
![](http://www.didgeridoo.it/wp-content/uploads/2023/07/image-1024x730.png)
Potete richiederne uno in uno di questi modi:
– In cambio di un vostro CD, anche autoprodotto, anche un CD-R stampato in casa, anche registrato male, basta che si capisca qualcosa di voi, non abbiate timore! Cerco sempre nuovi talenti.
(Il vostro CD deve contenere almeno 3 tracce per aiutarmi a capire la varietà o comunque qualcosa in più di voi)
– In cambio di una recensione, non cerco complimenti, chi mi conosce sa che non ne ho mai fatti, cerco onestà ed un parere utili e chi la leggerà. Potete ascoltarlo in anticipo qui: https://youtu.be/dlsXDdOGlls
Non chiederò mai agli amici di farlo sotto la pressione di estenuanti mail perciò, fatevi avanti!
Le recensioni che mi invierete, saranno tutte pubblicate su questa pagina.
(IMPORTANTE: per rassicurare i timidi, non serve “capire” la musica, meglio se foste “esperti”, ma il pensiero di chiunque, dopo essersi preso qualche minuto per pensare, è ben accetto e importante)
– Partecipando a qualsiasi workshop per imparare a suonare o costruire di didgeridoo presso la “Scuola del Didgeridoo” di Torino
– Come allegato al mio libro “La progettazione del Didgeridoo”
– Come allegato a qualsiasi strumento sia marchiato Windproject e realizzato in associazione, nuovi o usati, anche di altri costruttori.
Recensione di FABIO GAGLIARDI, suonatore di didgeridoo dei Tupa Ruja, Roma
![](http://www.didgeridoo.it/wp-content/uploads/2023/07/image-1-1024x681.png)
Ciao Andrea, buongiorno! Ieri ho finalmente ascoltato il tuo CD che mi hai dato al festival. Un “best of” davvero ricco, che ti rispecchia molto. Trovo che in questo disco e nella varietà dei brani che hai scelto, sia racchiusa la tua “essenza poliedrica”.
Ogni pezzo si differenzia dall’altro per stile e genere, mantenendo come filo conduttore il tuo inconfondibile stile musicale. Ascoltando il disco mi sono ritrovato più di una volta a “canticchiare” l’andamento ed il ritmo di alcuni pezzi e ciò la dice lunga su come riesci a rendere musicale e riconoscibile ogni tuo brano.
Ovviamente come per ogni disco ci sono tracce che si prediligono rispetto ad altre, ma è un fattore puramente soggettivo. Ho apprezzato particolarmente il primo brano “Fog”, dove il tuo suono si amalgama alla perfezione con quello di Daniele Bianciotto, dando vita ad un vero e proprio viaggio da fare ad occhi chiusi (meglio se non si è alla guida😅).
Non ho avuto la stessa sensazione per quanto riguarda “Monviso”, dove ho trovato un po’ poca interazione tra voi due, e mi è sembrato che la batteria fosse un po’ “incollata” su un tuo brano esistente e per quanto mi riguarda già estremamente godibile.
Ovviamente come dicevo prima, sono gusti e pareri soggettivi.
Personalmente il disco l’avrei intitolato “E poi arriva Reverse”, che come forse qualche volta ti ho accennato, è uno dei miei brani preferiti di didgeridoo, non solo tuoi, ma in assoluto.
Lo ascoltavo i primi tempi che mi ero trasferito a Roma e lo ricollego ad un periodo che definirei di “crescita spensierata”😊. Per chiudere, se dovessi dare un aggettivo a questo disco, soprattutto per chi non avesse ascoltato ancora niente del tuo repertorio, lo definirei “necessario”.
Grazie ancora Andrea, un grande abbraccio e a presto 🤗
Fabio Gagliardi – Tupa Ruja – www.tuparuja.com